Relazione di Giuseppina Grandini 29 novembre 2025
Riassunto dell’intervento (a pié di pagina il video)
La relatrice, un’insegnante di matematica convertita all’educazione, descrive come l’approccio del Prof. Giuntoli, basato su un modello biopsicosociale, l’abbia spinta a modificare il suo modo di essere docente in educatore. Il suo insegnamento richiede il coraggio di mettersi in gioco oltre i contenuti e si fonda su tre pilastri interconnessi: tenerezza, fermezza e coerenza.
I tre pilastri educativi

- Tenerezza (Accoglienza): è vista come una competenza educativa, è la “forza dell’accoglienza” che si estende non solo ai bambini, ma anche alle famiglie. Significa riconoscere il bambino per la sua interezza, prima ancora delle sue abilità, e imparareApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578 a vedere il bambino nascosto o non presentato. La tenerezza non è debolezza, ma il terreno su cui si instaura l’autostima, e si manifesta con gesti come evitare espressioni dure, ascoltare e giocare. Solo chi si sente accolto può permettersi di sbagliare e crescere.
- Fermezza (Guida che sostiene): è presentata come una guida autorevole e affidabile, necessaria in un contesto dove le famiglie sono spesso eccessivamente lassiste. Significa offrire una rotta chiara e stabilire, regole coerenti e credibili. Questa fermezza non è rigidità, ma un orientamento stabile che aiuta l’alunno a percepire la regola come un limite normale, non come un conflitto.
- Coerenza (Credibilità): è la chiave che allinea la prassi con il principio ed è l’elemento più difficile da mantenere per gli educatori. La coerenza non è rigidità, ma credibilità. È fondamentale perché crea un modello comportamentale di sicurezza profonda e l’azione educativa è resa leggibile, affidabile e formativa. La coerenza è definita come una “forma di amore adulto”.
La pratica e l’oggettività
- Il Ruolo dell’adulto: l’adulto è l’“architetto del primo setting educativo”, che deve costruire un “ambiente da costruire”, non un insieme di regole sanzionatorie. L’educatore deve dare gli strumenti per la relazione, poiché il bambino non è attrezzato per costruire relazioni fra pari da solo.
- Competenza affettiva e riflessiva: L’educazione richiede un atto d’amore consapevole, cura, equilibrio e presenza. Per tradurre la tenerezza in atti obiettivi, il Prof. Giuntoli ha proposto strumenti auto-riflessivi come un protocollo o griglia di osservazione.
- La misurazione (Protocollo): lo scopo principale del protocollo è oggettivare lo sguardo pedagogico, spostando l’attenzione dall’intuizione o dalla percezione emotiva alla registrazione fattuale e sistematica dei comportamenti. Misurare (“Proviamo a misurarlo”) permette di verificare l’efficacia degli interventi, superando la valutazione basata su “giudizio e performance” e valorizzando invece il percorso e il processo.
Schema concettuale
Lo schema riassume il modello educativo basato sull’interconnessione e la coerenza.
Fondamento (L’Adulto):
- Ruolo: architetto del setting educativo (Ambiente da costruire).
- Richiesta: coraggio (oltre i contenuti), equilibrio, presenza continua.
- Concetto: educare = atto d’amore consapevole.
I Tre Pilastri Interconnessi:
- 1. Tenerezza: forza dell’accoglienza (non debolezza).
- Significato: riconoscere il bambino nella sua interezza.
- Obiettivo: instaurare l’autostima.
- 2. Fermezza: guida autorevole che sostiene (non rigidità).
- Significato: offrire una rotta chiara e regole credibili.
- Obiettivo: aiutare a superare la frustrazione.
- 3. Coerenza: credibilità (non rigidità emotiva).
- Significato: allineare principi e prassi.
- Obiettivo: creare un modello di sicurezza profonda.
La Pratica (Strumenti):
- Metodo: auto-riflessione e osservazione.
- Strumento: protocollo/griglia.
- Funzione: oggettivare lo sguardo pedagogico.
- Scopo: registrazione fattuale e sistematica dei comportamenti (Misurare).
Risultato (Il Bambino):
- ApprendimentoApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578 (c’è solo con la Relazione Buona).
- Si Sente Accolto → Si Permette di Sbagliare e Crescere.
- Percepisce Sicurezza Profonda (L’Adulto mantiene la rotta).
