
Il 12 maggio a Lucca presso la sala Vincenzo da Massa Carrara, in via San Micheletto, si terrà un'intensa mattinata dedicata a come si possono costruire le strutture logiche che possono permettere l'esistenza di un buon pensiero computazionale. Lo stesso coding richiede la presenza di strutture mentali già definite, che, allora sì, con l'esercizio coi robot e simili possono crescere solide. Iscriviti!
Questo il programma.
L’associazione “Galileo: costruire le intelligenze favorire il ben-essere” nasce nel 2013 con lo scopo di approfondire e diffondere questa metodologia, avendola riconosciuta come particolarmente efficace per il successo formativo di “tutti” gli alunni, per la creazione di una scuola di tutti e di ciascuno.
I fondatori di questo metodo sono Graziella Baracchini Muratorio, Jacqueline Bickel, Giuliano Giuntoli e tutti coloro che, nelle varie professioni e per molti anni, hanno contribuito alla sua evoluzione attraverso la loro ricerca-azione, necessaria per verificare e migliorare sistematicamente i contributi teorici.
Nel 2017 Jacqueline ci ha lasciato: da questo 2018 vogliamo ricordarla annualmente nel modo che anche lei avrebbe voluto: continuando a lavorare, a riflettere, ad approfondire, a confrontarci insieme ai docenti e agli operatori della costruzione del linguaggio, su uno dei suoi argomenti.
Sono molti i temi su cui dobbiamo via via porre la nostra attenzione, ancora estremamente attuali e vitali, sui quali Jacqueline ha detto la sua “verità”, che si stanno piano piano affermando, dalla distinzione fra automatismi e logica nella didattica, alla possibilità di prevenire e contenere i cosiddetti DSA.
In questo primo anno partiamo da una domanda: il percorso della logica del metodo Galileo (strutture logiche, relazioni logiche, schemi logici) può costruire una buona base per il pensiero computazionale e il coding? Si tratta di due temi che stanno in qualche modo riempiendo i percorsi scolastici ed abbiamo l’impressione che a volte si propongano a menti non ben organizzate in questo senso, ottenendo così scarsi risultati.
Il convegno non pretende di dare una risposta, ma di offrire del materiale per l’approfondimento e la discussione: la relazione del prof. Fiorentino e gli interventi di docenti che, come altre, da anni hanno lavorato in stretto contatto con questa impostazione. Si ripropone l’esempio della procedura pratica che con le relazioni logiche è uno dei cavalli di battaglia da “sempre”, quindi si parla di problem solving e degli altri “schemi logici”, il tutto inteso nella cornice “galileiana”.