Costruzione degli automatismi del segno grafico 2
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Costruzione degli automatismi del segno grafico 2
Criteri metodologici a confronto
di Alessandra Letari
Nella griglia sottostante si opera una comparazione tra due metodologie (Venturelli – Galileo) A seguire si motivano le affermazioni che sottolineano le diversità e mettono in evidenza alcuni aspetti significativi del metodo Galileo.
Metodo Venturelli
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Metodo Galileo (Bickel)
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•Dal gesto alla forma
•Dal processo al prodotto grafico
•Gradualità, sistematicità, continuità
•Dal piano verticale a quello orizzontale
•Dal grande al piccolo
•Dal semplice al complesso
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“Verso i sei anni l''acquisizione degli automatismi grafo-motori avviene più facilmente e offre migliori possibilità di fissarsi poi stabilmente per tutta la vita”
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“...Sfruttare gli anni della scuola dell''infanzia in modo da portare la maggior parte dei bambini all''ingresso della scuola primaria con un segno grafico se non totalmente, almeno parzialmente strutturato in modo corretto...”
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Imparare a scrivere in script non aiuta il passaggio al corsivo
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Lo script facilita il passaggio al corsivo
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Alla scuola dell''infanzia si dovrebbe partire da mezzi grafici più facili da guidare, come il pennarello
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Nei primi passi del segno grafico sono sconsigliati i pennarelli,
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Insegnare analiticamente i movimenti favorendo l''attenzione e l''osservazione.....prima ancora di passare alla realizzazione del gesto grafico
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I bambini vanno aiutati a stabilire con sicurezza l’associazione fra la traccia visiva da copiare e il movimento del braccio per realizzarla;
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Far comprendere al bambino la direzione (sinistra-destra)
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Fare verbalizzare sempre il movimento (sinistra-destra, alto-basso) e la traccia ( diritta, curva, tonda, angolo) mentre la si esegue.
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“...non si deve insegnare a copiare delle forme, quanto piuttosto a copiare dei gesti finalizzati a delle forme “
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Favorire attività propedeutiche all''instaurarsi di automatismi nella tracciatura e nella combinazione di segni ( disegno convergente o grafismo)
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L’automatizzazione del segno grafico, deve iniziare già a tre anni
Con l''uso di strumenti grossolani (scope, rastrelli pennelli ecc.) e con la tracciatura di aste e cerchi alla lavagna, per coinvolgere tutto il braccio, si può avviare il bambino molto piccolo alla conquista del primo automatismo che riguarda l’impugnatura dello strumento .L’esperienza diretta ha dimostrato che è possibile motivare bambini anche in tenera età per gli automatismi, impegnandoli solo per pochi minuti al giorno in modo da non affaticarli e mantenere alta la motivazione .
Con i bambini piccoli è sconsigliato il pennarello
I pennarelli, tanto diffusi per la apparente facilità d’uso, purtroppo tendono a non fare esercitare una pressione corretta, necessaria poi per guidare lo strumento grafico.
Come far comprendere al bambino la direzione (sinistra-destra,alto- basso ecc)
Fare verbalizzare sempre il movimento: parlare di ciò che si fa mentre si sta facendo, rafforza l’automatizzazione e l''associazione con la mappa semantica.
Imparare a scrivere in script aiuta il passaggio al corsivo
Quando i bambini si avventurano per la prima volta in attività di tracciatura, è buona norma scegliere un carattere grafico che mantenga costante la forma di ogni singolo segno. E'' per questa ragione che generalmente nella scuola dell''infanzia viene privilegiato lo stampato maiuscolo il quale non presenta problemi di altezza ne di orientamento dei segni. Tuttavia siccome prima o poi si giunge a far scrivere in corsivo, e questo presenta problemi di controllo dei segni e della loro disposizione al di sopra e al di sotto del rigo di base, diventa indispensabile fornire ai bambini un congruo periodo di esercitazione anche con l''alfabeto stampato minuscolo, per favorire l''automatizzazione nella percezione dei tratti distintivi delle singole lettere e facilitare sia la scrittura che la lettura prima del passaggio al corsivo.
Pubblicato il 2013-03-13