Dal diario di Luisella Magera per il master di formazione “Assicurare il successo formativo e il ben-essere”
21 Novembre 2016 40 minuti per gruppo (dalle 9 alle 12) ore 3 – Classe quarta
Osservazione di un nido di “bofonchi” portato a scuola dal nonno di un bambino della classe .
Presentazione alla classe del nido e racconto del nonno su DOVE, QUANDO e COME lo ha trovato.
Divisi in piccoli gruppi di 5 bambini abbiamo utilizzato i cinque sensi e partendo dall’esterno abbiamo osservato tutto l’oggetto. Queste sono le osservazione dei bambini dei vari gruppi. \”Risultati
con la vista
sembra una torta, la crostata della nonna (Alessandra)
ci sono tanti tanti buchi con sei lati (Francesco L.)
i buchetti sono a strisce orizzontali , un po’ marroncini e un po’ marrone scuro (Rebecca)
vedo dei bastoncini come il picciolo della mela , stanno in su per attaccarsi a quell’altra base del nido (Niccolò)
io lo so cosa sono quei palloncini , sono le uova perchè guarda… ci esce un bofonchio! (Michele)
le uova sono piccole e sembrano di zucchero filato( Penelope)
le uova sono sopra il buchetto (Stella)
“qualcune” sono bianche e le altre sono marroncine (Fabio)
ci sono quelle rotte che sono bianche e quelle intere sono marroni (Irene)
guardate qui c’è un bofonchio incastrato con la testa nell’uovo che stava uscendo. Ma maestra esce con il sedere non fa come il pulcino che buca l’uovo con il becco! (Iklil)
“Ci ha” il pungiglione a punta per bucare l’uovo è a punta tipo il trapano del mio babbo.(Rachele)
sotto il nido è intrecciato sembra il cestino delle parole (Marko) Parla indicando il cestino di vimini sullo scaffale dove teniamo le parole nuove che impariamo insieme.
con l’olfatto
puzza come un calzino puzzolente (Andrea)
sa di formaggio marcio (Francesco D.)
con il tatto
mi ci entra il mignolo nel buco (Leandro)
è di carta che scrocchia (Vittoria)
ci sono gli spunzoni quando tocco il buco, via i lati del buco. (Anna)
le uova sono dure e un po’ ruvide quelle chiuse (Nicole)
mi fa il solletico quando lo tocco veloce a lato, ci sono le onde (Megane)
con l’udito
Ma che dici…non si sente nulla perché i bofonchi sono tutti morti (Michele)
Dopo che ogni bambino ha parlato, riprendo tutto quello che ha detto modellando la frase espansa poi introducendo, laddove ci sia stata la necessità, le congiunzioni, il corretto tempo del verbo, i pronomi, gli attributi, l’uso dei termini relativi alle relazioni spaziali e il rapporti tra le parti nell’oggetto…)
I bambini hanno ripetuto le frasi dette e modellate con l’uso di parole proprie .
Mercoledi 23 Novembre dalle 9 alle 12 ore 3
Continuazione dell’attività a piccoli gruppi sull’osservazione del nido di calabroni.
Si riprende l’osservazione dell’oggetto con l’ascolto di quei bambini che desiderano raccontare l’esperienza , sarà uno dei modi per verificare se i bambini hanno fatta propria l’esperienza.
A questo punto formulo delle domande stimolo riferite alle parti dell’oggetto, in particolare agli attributi e ai rapporti di spazio tra l’oggetto e una sua parte e tra le varie parti dell’oggetto stesso.
I bambini raccolgono la produzione orale dei vari componenti del gruppo sul quaderno.
Vediamo alla LIM delle immagini sul nido dei calabroni e ascoltiamo un breve video su come fanno a costruire il loro nido.
Conversazione su ciò che abbiamo visto e con domande guida i bambini riferiscono le nuove informazioni che hanno scoperto
Il contributo di ogni bambino sarà un’elaborazione scritta con la produzione di un testo collettivo.
Particolare attenzione viene data al testo collettivo in cui viene richiesto a ciascun bambino di verbalizzare a voce alta le varie fasi dell’organizzazione del testo, di riorganizzare le frasi ,di collegare una frase con l’altra con i nessi temporali o con congiunzioni , di ricercare sinonimi, pronomi , attributi…
L’attività del 23 Novembre e’ durata circa 1 ora. ho fatto delle foto durante l’attività di piccolo gruppo che ho salvato in una chiavina , ho cercato di allegarle al diario di bordo, ma non sono riuscita. Continuo a provare.
Alcuni aspetti notati nel piccolo gruppo.
- Possibilità per ogni bambino di verbalizzare l’esperienza con il tempo di cui ciascuno ha bisogno e con piu tranquillità.(Ogni bambino si sente protagonista)
- Arricchimento del vocabolario introducendo termini nuovi ed anche termini più appropriati, rispetto a nomi e verbi, come pronomi, congiunzioni temporali, attributi forniti dall’insegnante o dai bambini.
- ImparareApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578 ad ascoltarsi,
- Ascoltare i compagni senza annoiarsi e/o stancarsi grazie al numero ristretto dei componenti del piccolo gruppo.
- Cooperare.
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