Una prima verifica sugli automatismi

Una prima verifica sugli automatismi – Galileo dieci anni dopo

Dieci anni di esperienza con il metodo Galileo a Piazza al Serchio

Autointervista di Umberto Bertolini

Il 22 giugno 2002 il collegio dei docenti di Piazza al Serchio approvava il “progetto/metodo” Galileo for Education come asse portante dell”Istituto.

In che cosa consiste?

Essenzialmente nell”informare/formare i docenti e genitori sulle più recenti conoscenze scientifiche riguardo l”insegnamento, l”apprendimentoApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578 e l”educazione, nel fornire strumenti e suggerimenti per l”attività didattica, nel mettere a disposizione esperti per consulenze a docenti e genitori, e nel coordinare le attività di ricerca-azione dei docenti. I punti di riferimento sono in particolare il prof. Giuliano Giuntoli e la dott.ssa Jacqueline Bickel.

Ha dato dei risultati?

Molti, in parte documentati con attenzione, in parte raccontabili con i tanti successi formativi ottenuti. Noi abbiamo controllato anno per anno le competenze tecniche della lettura e del calcolo nei bambini di terza e quinta primaria in modo da poter seguire l”evoluzione nel tempo degli apprendimenti e anche le modifiche di ciascun bambino fino alla classe prima della media.

Questo per controllare che modificando alcune metodologie di insegnamento si garantissero sempre risultati uguali o migliori rispetto al passato; così a novembre e a maggio si fanno delle prove di lettura corretta e veloce, di scrittura corretta e veloce, di calcolo orale, di tabelline, di operazioni scritte e da un anno di competenze grammaticali.

Come leggono o calcolano ora i bambini?

Abbiamo le statistiche dal 2005 per le classi terze della primaria. La competenze tecnica nella lettura è cresciuta del 30% in media; ciascun bambino rispetto alle sue capacità ora legge con una snellezza e facilità superiore del 30% rispetto a 10 anni fa. Nel calcolo mentale rapido (fra l”altro richiesto anche dalle ultime normative nazionali) siamo al raddoppio (103%): nel tempo in cui prima si elaborava un calcolo mentale semplice ora se ne elaborano due. Un progresso meno vistoso per le tabelline: qui l”aumento delle competenze è del 50% in media, ma va detto che ormai tutti i bambini imparano, pur nei loro ritmi personali, correttamente le tabelline; i più veloci hanno raddoppiato la loro capacità: sono passati da 18 risposte corrette al minuto a 36, e il numero di alunni che ha risposto correttamente a tutte le domande sulle tabelline è arrivato al 100% nella classe più numerosa dell”Istituto.

Avere più sicurezza, correttezza e velocità in queste competenze permette di liberare la mente da aspetti tecnici per dedicarla alla comprensione e riflessione senza perdere il senso pratico di cosa si sta facendo.

La situazione si presenta simile anche nella quinta: la lettura segna un + 10%, le tabelline un +80%, il calcolo rapido +54%, mentre gli errori nel dettato sono diminuiti del 6%, se si considerano i due plessi principali dell”istituto.

Tutto merito del nuovo metodo?

In gran parte sì. Anzitutto attività specifiche iniziano già nella scuola dell”infanzia sia per questi aspetti tecnici sia per quelli più legati alla costruzione della logica, e questo è previsto dal metodo. In secondo luogo il metodo afferma che tutti i bambini possono imparareApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578, ad esempio, le tabelline senza problemi entro gli 8-10 anni o al massimo entro la quinta primaria: sulla base di questa convinzione si sono messe a punto tecniche più efficaci per apprendimenti duraturi e sicuri. Così l”attenzione e l”impegno dei docenti rispetto alle competenze strumentali è aumentato sia che seguano il metodo che no.

E per gli altri apprendimenti come il metodo di studio, di cui tanto si parla?

Stiamo preparando prove nuove per verificare le competenze nella logica, nelle singole discipline, ma dobbiamo attendere alcuni anni per poter avere dei risultati significativi. Intendiamo valorizzare le prove del Ministero, ma anche qui dobbiamo attendere un pochino perché si possano fare confronti. Abbiamo moltissimi percorsi positivi, situazioni difficili risolte o migliorate decisamente, pratiche di inclusioni diffuse. Nello stesso tempo abbiamo creato strumenti nuovi sia nella didattica che nella valutazione e nell”informazione alle famiglie.

Certamente quando si propongono dei cambiamenti tutto sembra più difficile, si attirano critiche ingiustificate, si diffondono informazioni superficiali o talora scorrette; cambiare è difficile in generale per gli uomini. Devo per questo ringraziare tutti i docenti dell”istituto che hanno dato un contributo significativo ed hanno lavorato mettendosi in gioco in prima persona, dedicando alla scuola molto tempo ed energie importanti.

Pubblicato il 2012-09-27
‘, ”, 7989, ‘2017-02-09 13:41:42’, NULL, 1, 0, 0, 1, 0, 0, ”, 9, 1),

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *