Pubblicato 2005-11-07
La valutazione formativa e la documentazione dei progressi nel progetto Galileo
CONVEGNO SAN GIULIANO, 21 e 22 ottobre 2005
di Alessandra Falpo
L’aspetto che mi preme evidenziare in questo breve intervento è la stretta relazione che il progetto Galileo stabilisce tra valutazione e personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento.Il progetto assegna alla valutazione un ruolo fondamentale, di grande rilevanza formativa.
Possiamo dire che il progetto prende avvio da una procedura valutativa – il protocollo iniziale – le cui caratteristiche e le cui finalità devono essere ben comprese e inquadrate in una teoria della valutazione che si può definire di tipo “diagnostico ”, finalizzata cioè a conoscere l’ampiezza e la profondità delle competenze che ogni bambino al momento dell’ingresso a scuola ha già costruito e, attraverso questa conoscenza progressiva e sistematica, a scoprire ed apprezzare meglio le capacità potenziali di ciascuno, quelle già ben strutturate (punti di forza) e quelle non ancora pienamente mobilitate (punti di debolezza), e ad organizzare intorno ad esse una didattica realmente e non astrattamente personalizzata.
L’idea forte e’ che solo partendo da una valutazione personalizzata si può personalizzare l’insegnamento e che tutto il discorso intorno alle competenze e al portfolio può essere compreso solo all’interno di un nuovo ruolo della valutazione
In un articolo molto interessante apparso su Notizie della Scuola qualche tempo fa , Carlo Petracca parla di una nuova epistemologia della valutazione e propone il paradigma dell’interpretazione come superamento dei due modelli classici della valutazione sommativa e della valutazione formativa .
Dice Petracca che, se la valutazione scolastica vuole realmente svolgere il ruolo che le è proprio , cioè quello di assistere l’apprendimentoApprendimento 'Il SNC non sarebbe in grado di sviluppare in modo autonomo, solo sulla spinta offerta dal DNA, tutte le sue potenzialità di pensiero e di linguaggio, come talora dà l'impressione di fare e come spesso viene erroneamente ritenuto. Sarà invece compito di ogni bambino attivare all'interno del proprio SNC queste potenzialità, con la costruzione di circuiti fra neuroni e ulteriori circuiti fra circuiti gi? formati, finendo anche col modificare intensamente dal punto di vista funzionale tutta la struttura nervosa disponibile. Questo attivo processo di costruzione si identifica con l'apprendimento. Apprendimento che ha luogo continuamente e intensamente soprattutto nei primi anni, durante ogni momento di veglia. Sostituire il concetto di sviluppo con il concetto di costruzione non è soltanto un gioco di parole, ma un modo di orientare in forma completamente diversa l'ottica e il compito dell'educazione e dell'insegnamento. Infatti, mentre l'idea di sviluppo si ricollega alla graduale comparsa di qualcosa che è predestinata già fino dal concepimento, l'idea di costruzione comporta la riconsiderazione e la valorizzazione dell'opera degli educatori e di tutto il contesto ambientale che circonda il piccolo. ', 4578, allora è necessario che essa si predisponga non solo a giudicare (come avviene nella valutazione sommativa) ma nemmeno semplicemente a spiegare i processi di apprendimento messi in moto dagli alunni (come si fa con la valutazione formativa)
In questa prospettiva l’apprendimento è sempre di più un processo che aiuta a collocare il sapere dentro il quadro personale e particolare attraverso il quale ciascun individuo cerca di attribuire significato alle conoscenze che gli capita di incontrare .
Da questo punto di vista, molto stimolante, il bambino che apprende diventa un soggetto da ascoltare perché ha una storia cognitiva da raccontarci, una autobiografia della quale i piani personalizzati non possono non tenere conto .
Dice Petracca : “ la conversazione autobiografica è una delle strade promettenti, la sua cultura è un testo da interpretare, se l’insegnante ha competenze etnografiche o ermeneutiche”
Io credo che lo strumento dell’intervista nel progetto Galileo si possa porre proprio in questa interessante prospettiva dei processi di valutazione che, insieme alle prove strutturate, ai test, ai questionari ecc.., devono sempre di più affidarsi a tecniche narrative, interpretative e soprattutto riflessive se vogliono promuovere e rafforzare tutti , dando a ciascuno ciò di cui ha bisogno , in una dimensione davvero personalizzata
Occorre operare un ulteriore passo avanti e aggiungere alle categorie precedenti quelle della comprensione e della interpretazione che si avvalgono di strumentazioni riflessive, conversazionali e autobiografiche
Questi processi mettono in crisi i metodi di ricerca che tendono verso la standardizzazione e la quantificazione .
Questa evoluzione trova le sue ragioni nella caratteristica principale del nostro tempo: la differenziazione, la quale richiede processi di interconnessione delle differenze culturali, territoriali, individuali ecc..
Gli strumenti del Galileo fanno dunque riferimento ad una funzione valutativa che certamente possiamo definire “formativa” perché si concentra non sul prodotto dell’apprendimento ma sui processi e diventa in qualche modo “regolativa” dei percorsi didattici nel senso che li indirizza non verso un modello ideale di alunno (che non esiste) ma verso i bisogni del bambino reale , di ogni bambino.
Ma a me sembra che il modello di valutazione “Galileo” possa corrispondere anche a teorie innovative in questo campo.
A questo scopo la valutazione si concentra sulla raccolta di informazioni , in assenza delle quali non potrebbe essere aderente al processo e al servizio dell’apprendimento, e si colloca nel cuore del problema pedagogico prendendo sul serio la funzione di “miglioramento” che comporta anche un esame critico dell’organizzazione didattica.
Si tratta dunque di una valutazione che assiste l’apprendimento perché fornisce agli insegnanti gli elementi di base sui quali fondare strategie didattiche che, facendo leva sui “punti di forza” già costruiti dal bambino, vadano a promuovere anche gli apprendimenti più deboli, facilitando in tal modo la costruzione delle intelligenze nel suo complesso.
‘, ”, 9024, ‘2017-02-05 19:16:57’, NULL, 1, 0, 0, 1, 0, 0, ”, 5, 1),